Approfondimento Dao yin

Storia
Dao yin significa “guidare l’energia” (dao: “guidare, condurre”, yin “tirare, tendere”, nel senso di “guidare l’energia vitale per armonizzarla” e “tirare il corpo per ammorbidirlo”).
Il nome antico completo era dao yin tu na “guidare l’energia, emettere il respiro”, nel linguaggio della pratica abbreviato semplicemente in dao yin.
Il nome moderno è Qi gong: la “pratica dell’energia” (qi: “energia”, gong: “lavoro”, nel senso di studio e pratica).
Secondo alcuni studiosi cinesi si tratterebbero in realtà di due discipline distinte perché il termine Dao yin dovrebbe indicare le tecniche per la salute che prevedono il movimento del corpo, mentre Qi gong dovrebbe indicare le tecniche che principalmente allenano i san bao o “tre tesori”: il jing, l’“essenza”, il qi, l’”energia” e lo shen, lo “spirito (o mente)”.
Esso ha origini molto antiche (le stesse del Qi gong, visto che si tratta sostanzialmente della stessa pratica a due livelli diversi): le prime testimonianze le troviamo presso il villaggio di Mawangdui, vicino a Changsha, capitale della provincia dell’Hunan, dove sono stati ritrovati all’interno di una tomba del primo periodo della dinastia Han (circa II secolo a.C.) diversi frammenti in parte illustrati, uno dei quali mostra quarantaquattro uomini impegnati in movimenti ed esercizi di controllo della respirazione.
Le posizioni portano il nome di animali selvatici che simboleggiano il tipo di malessere o di malattia che l’esercizio tende a “curare”.
Il Dao yin è anche citato nello Huángdì nèijīng Suwen, il “Canone di medicina interna dell’Imperatore Giallo – Domande semplici” (circa II secolo a.C.), scritto sotto forma di dialogo tra l’imperatore e un suo consigliere; si tratta del trattato di medicina cinese più antico di cui si è tramandata la versione integrale.
La nascita del “Qi gong moderno” si colloca invece tra il 1949, anno in cui Liu Guizhen (un praticante che aveva curato la propria salute con un antico metodo di Dao yin buddista) stabilì il nuovo nome da dare alle antiche pratiche di Dao yin, ed il 1955, anno dell’apertura di una clinica di Qi gong a Tangshan e della pubblicazione dei primi trattati contemporanei.
Metodo
Oggi esistono diverse correnti di Dao yin, ciascuna con proprie caratteristiche, tutte accomunate dal principio il controllo di mente (tiao xin), respiro (tiao xi) e corpo (tiao shen).
In particolare quello taoista (spesso detto nei dan, “elisir interno”) e quello buddista (spesso detto wei dan, “elisir esterno”), nati entrambi in ambienti monastici, sono costituiti da vere e proprie scuole, con diverse branche e numerose categorie di esercizi, con finalità non solo di salute e longevità, ma anche di evoluzione personale, culturale e spirituale; per questo vengono detti Dao yin “alchemici”.
Il Dao yin marziale, spesso denominato Nei gong, “lavoro interno”, è anch’esso collegato alle tradizioni “alchemiche” taoiste e buddiste e rappresenta una forma di sincretismo tra le pratiche derivanti dalle “arti marziali interne” (es.: Xing yi quan, Ba gua zhang, Tai ji quan) e quelle derivanti dal Dao yin “antico o imperiale”.
Di fatto, al di là dei significati storici dei nomi, oggi si indica con il termine Dao yin un insieme di pratiche più antiche e profonde con esercizi posturali a terra, meditazione, visualizzazione ed automassaggio.
Tecnica
Il Dao yin è caratterizzato dall’esecuzione di movimenti naturali, lenti, morbidi, circolari o sferici e rilassati; da esercizi di respirazione ed altri di “visualizzazione” e “sensibilizzazione energetica”, con i quali si potenziano non solo l’apparato locomotore, ma anche l’attività mentale le “percezioni”.
In Cina, difatti, l’essere umano è considerato un sistema tripolare costituito da: yi, la mente; qi, l’energia; li, il corpo.
In particolar modo gli otto meridiani straordinari (qi jing ba mai) vengono utilizzati nello studio del qigong e delle “arti interne” cinesi.
Il Dao yin comprende esercizi isometrici (jing gong, da fermi e sul posto, in piedi e da seduti), isotonici (dong gong, in movimento sul posto, in piedi e da seduti; e nello spazio), per lo sviluppo del “radicamento” (bambu gong: grounding), della centralità e della verticalità (dan tian gong e zhong dind gong: centering) e del “flusso energetico del movimento” (tuna gong: leading).
Programma dell’Accademia
- Ba gua Dao yin: il “guidare sull’energia (della scuola) degli Otto trigrammi” (antichi esercizi alchemici di sensibilizzazione energetica e riprogrammazione neurosensoriale):
– Zuo chan: la “meditazione e visualizzazione nella posizione da seduti” (za zen, in giapponese);
– Shi er zuo chan Luo han Dao yin: le ”12 meditazioni da seduti per guidare l’energia (dello scuola) degli otto trigrammi”, divise in:
- San guan Dao yin: il “metodo d’esercizio per aprire i 3 passi” lungo il meridiano posteriore du mai, il “vaso governatore”:
– Wei lu guan, il “passo della porta sacrale” tra il sacro e il punto ming men, la “porta della vita” (la zona lombare);
– Jia ji guan, il “passo della porta spinale”, a metà della schiena (la zona toracico dorsale);
– Yu zhen guan, il “passo del cuscino di giada”, alla base del cranio (la zona cervicale). - San dan tian Dao yin: il “metodo d’esercizio per raccogliere e sigillare il vero qi nei 3 campi dell’energia”, lungo il meridiano anteriore ren mai, il “vaso concezione”:
– Xia dan tian, il “campo dell’energia basso”, con al centro il punto qi hai, il “mare dell’energia” (la zona del basso addome e perineo), dove si raffina l’essenza e la si converte in energia (lian jing hua qi);
– Zhong dan tian, il “campo dell’energia medio”, con al centro il punto dan zhong, il “centro del torace” (la zona toracico ventrale, al di sopra dell’ombelico), dove si purifica l’energia e la si converte in spirito (lian qi hua shen);
– Shang dan tian, il “campo dell’energia alto”, tra il punto yin tang e il punto bai hui, la “porta del cielo” (la zona della testa e collo), dove si raffina lo spirito per farlo ritornare al nulla (lian shen fan su). - Wu zang Dao yin: il “metodo d’esercizio per conservare i 5 organi”:
– Gan, “fegato”, l’esercizio per confortare l’energia del fegato e dello stomaco;
– Pi, “milza”, l’esercizio per rafforzare la milza e nutrire lo stomaco;
– Fei, “polmoni”, l’esercizio per rafforzare l’energia dei polmoni;
– Xin, “cuore”, l’esercizio per nutrire e immagazzinare l’energia del cuore, per nutrire la “natura” della persona;
– Shen, “reni”, l’esercizio per riscaldare e nutrire i reni. - Lian jing xi gusui naosui xian tian Dao yin: il “metodo d’esercizio per creare l’essenza, tonificare il midollo e nutrire il cervello, per invertire l’ordine pre natale” (esercizio di chiusura).- Lian qi ba fa Dao yin: gli “8 esercizi per immagazzinare il qi e sviluppare la sensibilità energetica”, gli esercizi per: immagazzinare, aprire, chiudere, far salire, far abbassare, disperdere, far entrare e raccogliere l’energia.
- Esercizi vari di posturale a terra della tradizione asiatica.
- Tui na bao jian: gli esercizi di “auto massaggio”:
– Luo han pai fa: il “metodo buddista di battere (picchiettare) sul corpo”:
– l’esercizio del “metodo naturale” di battere il petto e i glutei (forma di apertura);
– l’esercizio del battere per ”aprire” i 4 cancelli facendo “fluire” i meridiani e i vasi per condurre l’essenza, il qi e lo spirito nei loro luoghi “appropriati”;
– l’esercizio del battere per far “fluire” e “circolare” l’energia nei 12 meridiani;
– l’esercizio del battere per “aprire”, “chiudere” e “guidare” l’energia nei 8 meridiani straordinari;
-l’esercizio del “metodo naturale” di battere il petto e i glutei (forma di chiusura);
– Dian xue: l’auto massaggio dei “punti vitali”:
i punti della gamba, i punti del braccio, i punti del busto, i punti del collo e della testa;
– Mai bao jian: l’automassaggio dei “meridiani energetici”:
– Jing mai, i “12 meridiani principali”;
– Qi jing ba mai, gli “8 meridiani straordinari”.