Descrizione.

Lo Xin yi liu he quan, letteralmente: il “Pugilato del cuore e della mente o intenzione delle sei armonie” è un’ antica arte marziale cinese che si è sviluppata nella provincia dell’ Henan tra i mussulmani (Hui) di nazionalità cinese.
Insieme al Cha quan (“Pugilato di Cha”, risalente al XVII secolo d.C. e trasmesso da un soldato uighur di nome Cha Shan Yir) ed al Qi shi quan ( o “Pugilato delle sette posture”), è stato considerato per centinaia d’anni “Jiao Men Quan”, “Pugilato religioso”, utilizzato per proteggere i seguaci dell’ Islam in Cina.
Tenuto segreto, soltanto all’ inizio del XX secolo i primi nativi cinesi (nazionalità Han) hanno iniziato a studiarlo, ma ancora oggi gli esperti più illustri si trovano tra le comunità Hui della Cina.
E’ considerato una delle scuole più potenti e maggiormente orientate verso il combattimento tra le arti marziali cinesi.
E’ anche chiamato Xin yi quan o Xing yi quan dell’Henan.
In occidente lo si chiama spesso Xin yi quan o Xing yi quan dei dieci animali.

Storia.

Secondo la leggenda lo stile fu fondato da Yue Fei (1103-1142), esperto di Shaolin, armi e strategia militare. Egli avrebbe tramandato l’arte nella sua famiglia (Yue jia quan, “Pugilato della scuola di Yue”) che l’avrebbe diffusa nel nord della Cina.
Questa sarebbe scomparsa al grosso pubblico per alcuni secoli, sopravvivendo all’interno del tempio di Shaolin, dove sarebbe stata appresa dall’adepto di lancia Ji Long Feng (1558-1662 o 1602-1683 o 1620-1680), che l’avrebbe insegnata al primo mussulmano Ma Xueli.

Secondo il racconto storico Ma Xueli sentì parlare di Ji Long Feng ed andò nel suo villaggio, nella provincia confinante dello Shanxi, per studiare lo Xin yi quan. Dato che Ji non insegnava arti marziali, Ma fece finta di essere sordo e ritardato così da essere assunto da Ji come servo. In questo modo Ma potè osservare la pratica di Ji ed in tre anni divenne molto abile. Dopo tre anni, come da accordi, Ma avrebbe dovuto lasciare la casa di Ji, ma, per evitare ciò, raccontò tutto al suo maestro. Gli fu chiesto di dimostrare ciò che aveva appreso ed allora Ji realizzò quanto pieno di talento Ma fosse. Mosso dalla sincerità d’intenti e dalla ferma determinazione di Ma, Ji lo accettò come discepolo e gli insegnò la completa arte dello Xin yi quan.

La verità storica è che il primo musulmano ad imparare ed a trasmettere lo stile è stato Ma Xueli (1714-1790), di Luoyang, nella provincia dell’ Henan.
La connessione tra Ma Xueli e Ji Long Feng non è del tutto chiara e perfino i membri del clan Ma non conoscono il nome del maestro di Ma.
Un maestro errante dal nome sconosciuto che ha passato diversi anni nel villaggio Beyao nel Luoyang è considerato da loro essere stato l’ insegnante di Ma Xueli. Si dice che per qualche motivo l’insegnante di Ma volle tenere il proprio nome segreto (forse a causa di qualche coinvolgimento anti dinastia Qing).
Una ulteriore ricerca nella storia e nelle tecniche dello Xin yi liu he quan suggerisce che la scuola potrebbe essere una combinazione di almeno due stili: lo stile musulmano Liu he quan (il “Pugilato delle sei armonie”; uno stile diverso dal Liu he quan dello Shaolin, il nome viene dal nome delle sei protezioni che i mussulmani usavano indossare in battaglia) e lo Xin yi quan (il Pugilato del cuore e della mente o intenzione) trasmesso, probabilmente da Ji Long Feng.

Ma Xueli insegnò solo a pochi discepoli e solo tre di loro sono conosciuti:
1. Ma Xing;
2. Ma Sanyuan;
3. Zhang Zhicheng.

1. Ma Xing era il nipote di Ma Xueli; egli imparò il sistema e più tardi riorganizzò la sequenza originale di molti singoli movimenti ereditati da Ma Xueli, in alcune routine più complicate ed in altre meno. Lo stile di Ma Xing è stato segretamente trasmesso nel clan dei Ma e nelle comunità musulmane del Luoyang e poi riscoperto verso la fine degli anni 80. E’ conosciuta come “Branca del Luoyang dello Xin yi liu he quan” ed è un’arte marziale relativamente sconosciuta.
Ma Xing trasmise l’arte al figlio Ma Meihu (1805-1928).
Il suo discepolo, Liu Wan Yi, iniziò ad imparare da Ma Xing e continuò in seguito lo studio delle arti marziali con suo cugino, Ma Meihu.
Il migliore allievo di Liu è stato Ma Mengle (Ma Mengluo), che ebbe molti discepoli nel Luoyang, sia musulmani che Han (nativi cinesi).

2. Si dice che l’abilità di Ma Sanyuan (uno degli altri allievi di Ma Xueli) fosse molto elevata, ma aveva un pessimo carattere ed uccise molte persone in combattimento. Più in là diventò malato mentalmente e si suicidò. Ma Sanyuan organizzò la famosa routine Siba in 36 movimenti così da contenere sia l’essenza degli stili di pugno che di quelli degli animali.
Sebbene generalmente si creda che Ma Sanyuan non abbia lasciato discepoli, in realtà ci sono ancora praticanti che hanno ereditato lo stile di Sanyuan. La maggior parte di loro vive in remoti villaggi della campagna dell’Henan.

3. Il ramo storicamente più prospero dello Xin yi liu he quan proviene da un altro dei discepoli di Ma Xueli, Zhang Zhicheng.
Zhang era di Nanyang, della provincia dell’Henan, ed anche lui insegnò l’arte solo a pochi allievi; solamente suo nipote, Li Zheng della contea di Lushan ereditò il sistema completo.
Sebbene Li Zheng sia spesso considerato il responsabile di aver passato l’arte a Dai Long Bang ed ai suoi figli (avvenimento che sarebbe potuto accadere quando i Dai aprirono un albergo a Shijiadian nell’Henan), in realtà non è chiaro se si fosse trattato di questo Li Zheng (discepolo di Zhang Zhicheng) o di qualcun’ altro con lo stesso nome.

Lo studente musulmano più famoso di Li Zheng fu Zhang Ju di Lushan nella provincia del Henan. Zhang ebbe 2 allievi: Zhang Gen (suo figlio) e suo nipote Mai Zhuangtu.
Zhang Gen studiò l’arte sin dalla prima infanzia ed all’età di 15 anni divenne un rinomato esperto, insegnava in molti villaggi vicini alla sua città natale e spesso tornava a casa la sera a notte tarda. Si dice che una notte sulla via del ritorno egli vide l’ombra sospetta di un uomo nel buio e decise di attaccarlo con la tecnica “Il falco vola nella foresta” (Yaozi Ru Lin). Ma ciò che gli apparve come l’ombra di un uomo era in realtà un ramo spesso di un albero che lo trafisse uccidendolo.
Un famoso allievo di Zhang Ju fu Mai Zhuangtu (1829-1892), nativo del Lushan nella provincia dell’Henan, al giorno d’oggi il più rispettato maestro del lignaggio di Lushan. Mai commerciava in pelli e viaggiava spesso attraverso l’Henan e le provincie confinanti. Mai è responsabile di aver diffuso lo stile a Zhoukou nel Henan, divenuto il centro dello stile in questo secolo. Solo recentemente si è saputo, con la scoperta dello stile nelle province dello Shanxi e dell’Hebei, che Mai ha anche viaggiato nella contea di Qi, nella provincia dello Shanxi, città natale del clan Dai e lì insegnò ad alcuni studenti. Probabilmente è lì che Mai sentì parlare di Ji Long Feng come fondatore dello Xin yi. Ci sono anche storie circa visite di maestri dello Xin yi quan di Taigu alla città natale di Mai, Lushan, che sono iscritte in una tavola memoriale sul Ponte della Tigre Nera a Lushan.

Tecnicamente lo stile trasmesso da Mai Zhuangtu ha molte caratteristiche in comune con lo Xin yi quan della famiglia Dai.
Mai Zhuangtu ha dato il seguente contributo all’arte:
ha semplificato la forma a 36 movimenti in una forma a 4 movimenti, Si ba, che diventò uno dei metodi di allenamento essenziali nella branca di Lushan dello Xin yi liu he quan ;
attraverso gli scambi con i praticanti di Xin yi della famiglia Dai probabilmente ha incorporato alcuni metodi di pratica della branca Dai nello stile mussulmano (anche se i contenuti di questo scambio e le sue influenze su entrambe le branche Dai e mussulmana richiedono successive ricerche da parte degli storici marziali);
ha diffuso lo stile in tutta la provincia dell’Henan così come nelle province dello Shanxi e dello Shaanxi; Zhoukou nell’Henan con la sua comunità di mussulmani divenne il centro più influente dello stile.

Mai Zhuangtu ebbe molti allievi fra i quali i più famosi sono stati: Mai Xueli (il figlio), Ding Zhaoxiang della contea del Wuyang, An Daqing di Chang’an (oggi chiamata Xi’an; sia Ding Zhaoxiang che An Daqing erano Imams, pastori islamici), Yuan Feng Yi e Yuan Chang Qing (entrambi di Zhoukou).

Yuan Feng Yi insegnò a Lu Song’gao (?-1962) che fu il primo a diffondere l’arte insegnando anche ai non musulmani. Lu uccise un uomo in un combattimento nella sua città natale, Zhoukou, e dovette scappare. Prima andò a Wuhan dove incontrò la famiglia Tie (la figlia adottiva di Mai Zhuangtu era sposata a Tie Bing), poi andò nella provincia dell’Anhui, dove trascorse del tempo con il suo fratello di kung fu Song Guobin. Infine Lu andò e si stabilì a Shanghai, dove sconfisse molti famosi artisti marziali. Più tardi, con altri esperti musulmani di Xin yi liu he quan venuti in città, Shanghai divenne il nuovo centro dell’arte.
Lu Song’Gao è stato un feroce combattente ed ha insegnato a molti discepoli, tra questi: Xie Xing Bang, Sun Shao Fu, Li Fu zhen, Wang Shugen, Lu An’guang ed altri.

Yuan Chang Qing trasmise l’arte a Yuan Hong Liang, Mai Jinkui di Zhoukou, Chen Jin Po e molti altri.
Yu Hua Long (1917-) apprese il Cha quan (“Pugilato di Cha”, uno stile musulmano esterno) da Ma Xiao Quan (allievo di Ma Zhong Qi), poi lo Xin yi liu he quan da Chen Jin Po per un anno, inoltre ricevette istruzioni anche da Lu Song Gao e dai suoi allievi Xie Xing Bang e Sun Shao Fu.
Dal maestro Yu Hua Long deriva il lignaggio della nostra scuola via Xu Guo Ming (1949- ).

Metodo.

Lo Xin yi liu he quan consiste essenzialmente di due parti: le tecniche di pugno (i cosiddetti “Dieci pugni famosi”, o Shi Da Ming Quan, derivanti dall’ antico Liu he Quan), ed i movimenti che imitano gli animali (le “Grandi dieci forme”, dell’originale Xin yi quan).
Si differenzia dagli altri stili più moderni per l’enfasi posta sullo sviluppo cosciente della consapevolezza intuitiva (lo xin, il “cuore”) e dell’istinto selvaggio nel combattimento.
L’allenamento principale consiste nell’acquisire lo spirito ed il corpo animale e sviluppare un agire naturale, potente e istintivo.
Le due caratteristiche peculiari dello stile sono il gusto animale ed il corpo del drago.

Abbiamo poi le Liu he (“Sei armonie”): le Wei san he (le “Tre Armonie esterne”, 1) la mano in armonia con il piede, 2) il gomito in armonia con il ginocchio; 3) la spalla in armonia con l’anca) e le Nei san he (le “Tre Armonie Interne”, 1) lo spirito, shen in armonia con l’intenzione, yi, 2) l’intenzione (Yi) in armonia con l’energia (Qi), 3) l’energia (Qi) in armonia la forza (Li).

Seguono le Shi da xing (le “Dieci grandi forme” o “Forme dei dieci animali”):
1) l’orso, sviluppa la qualità della pesantezza, l’attacco è potente e distruttivo;
2) l’aquila, rappresenta la leggerezza, inoltre il suo l’artiglio afferra e strappa;
3) il gallo, è sempre in equilibrio su di una zampa ed avanza sempre;
4) la tigre, sviluppa la potenza del collo e la determinazione nell’attacco;
5) il drago, la vita del drago è come una molla in tensione;
6) la scimmia, usa l’astuzia e l’agilità per colpire;
7) la rondine, scende a volo radente sul terreno e torna su rapida e veloce;
8) il cavallo, i pugni delle posture del cavallo sono devastanti come gli zoccoli di un cavallo selvaggio;
9) il serpente, usa i suoi movimenti spiraloidi per aderire, avvinghiare e stritolare;
10) il falco, le braccia colpiscono veloci e rapide come le ali di un falco che ghermisce la preda.

Poi abbiamo le “Sei arti del corpo”:
1) L’artiglio dell’aquila;
2) La vita del drago;
3) La schiena dell’orso;
4) Il collo della tigre;
5) La “zampa” (gamba) del gallo;
6) Il suono del tuono.

I Wu xing (“Cinque elementi”):
1) Il legno, che rappresenta il radicamento.
2) Il fuoco, che rappresenta l’esplosività (la velocità).
3) La terra, che rappresenta la pesantezza.
4) Il metallo, che rappresenta la durezza.
5) L’acqua, che rappresenta l’adattabilità e la capacità di penetrazione.
Per comprendere i cinque elementi (più correttamente “movimenti” o “mutamenti”) è necessario conoscere la teoria della loro generazione e della loro distruzione. Entrambe sono classicamente rappresentate con un diagramma a forma di pentacolo.
Il Ciclo della Generazione (Sheng o Cheng) prevede che: il legno genera il fuoco, il fuoco genera la terra, la terra genera il metallo, il metallo genera l’acqua, l’acqua genera il legno.
Il Ciclo della Distruzione o Dominazione (Ke o Ko) prevede che: il legno domina la terra, la terra domina l’aqua, l’acqua domina il fuoco, il fuoco domina il metallo, il metallo domina il legno.
Nello Xin yi liu he quan i cinque elementi ed i principi che li sottintendono non rappresentano delle specifiche tecniche, ma delle modalità di esecuzione ciascuna delle quali può essere presente da sola o insieme alle altre in ogni tecnica. Per intenderci, non esiste ad esempio un pugno fuoco o metallo, ma un gesto che può essere eseguito privilegiando una modalità espressiva o un’altra, oppure un’azione sintetica di diverse qualità espresse in rapida successione.

I “Cinque Poteri”:
1) Guo, “avvolgersi, raccogliersi”: è rappresentato, ad esempio, dalle posture in movimento della scimmia ed è utilizzato per ridurre le zone del corpo esposte all’attacco dell’avversario mentre ci si sposta e ci si avvicina. Questo principio è utilizzato per difendersi e nel contempo contrattaccare.
2) Cai, “camminare”, “fare un passo all’interno”. E’ ad esempio il passo incrociato del gallo o del pollo (la cui stabilità è una delle sei arti dello Xinyi) mentre ci si difende e attacca simultaneamente e si colpisce la gamba anteriore dell’avversario strisciando il proprio piede sul suolo come un serpente.
3) 4) Shu – Jue, “contrarre ed esplodere”: sono ben rappresentati dalla figura mista “Il drago si arrotola e l’aquila dispiega le ali”. Nella prima parte i muscoli interni si condensano, il corpo scende, l’energia viene raccolta, l’attenzione è nel colpire tagliando. Nella seconda parte, come i muscoli interni si allungano, il corpo sale e le braccia e le mani parano e attaccano simultaneamente.
Questo principio viene utilizzato per condensare l’energia e poi espanderla in modo esplosivo.
5) Pu, “aggredire”: come una tigre che afferra una preda. La pratica di questo principio aumenta la velocità dell’attacco e la capacità di coprire la distanza dall’avversario. L’intenzione durante il movimento è nell’aggredire mentre le mani devono sempre essere sincronizzate con i piedi per catturare, attaccare e trattenere l’avversario.

Tecnica.

Il programma di studi dello Xinyi quan prevede:
il qi gong statico-dinamico (con lo studio delle figure degli animali, esso accentua il corpo del drago e la torsione a spirale delle anche), il condizionamento interno (cioè il nei gong o “lavoro interno” per rafforzare la struttura muscolo-tendinea ed energetica profonda), il condizionamento esterno (per “indurire”, abituare al contatto le varie parti del corpo, tecniche eseguite “a solo” con vari attrezzi o con il partner), fa jin (le “emissione di forza”, con gli esercizi di fa jin si apprende ad aprire e chiudere il tan tien, a connettere e disconnettere le articolazioni, a produrre raccogliere far circolare ed emettere la forza).
Poi si praticano 66 movimenti di base degli animali, 86 differenti movimenti di animali, 13 diversi tipi di lavoro di piede (passi), 8 direzioni o dimensioni (tutti i passi devono essere padroneggiati in avanti e indietro, a destra e sinistra, in alto e in basso, avanzando e indietreggiando), i 7 pugni (la testa, le spalle, i gomiti, le mani, le anche, le ginocchia, i piedi, esercitati a solo, a vuoto e con attrezzi, ed in coppia).
In seguito le “linee” dei dieci animali (una linea è il movimento di un animale ripetuto molte volte spostandosi in linea retta, solitamente ogni linea comincia con una tecnica di apertura chiamata “l’orso fuori dalla caverna”, mentre vi sono vari movimenti per porre fine ad una linea o per girarsi e ritornare (ad esempio “la coda della tigre”, “l’artiglio dell’aquila”, “il doppio palmo della tigre”, etc.), insiemi di movimenti degli animali (sono “linee miste”, movimenti di diversi animali e passi collegati insieme).
Ci sono anche diverse forme a mani nude (“La forma dei dieci animali”, “La forma delle due linee e mezzo”, “Le quattro antiche linee”, “La forma dell’orso e l’aquila”)ed il lavoro a coppie (pratica delle applecazioni, tui shou o “Spinta con le mani”, “Combattimento libero”.
Infine lo studio delle armi a solo ed a coppie.