DESCRIZIONE
Il Tai ji quan della famiglia Wu della contea di Da Xing, nei pressi dell’odierna Pechino, deriva dallo Stile Yang.
E’ detto anche Wu “piccolo” (ad indicarne la gestualità piccola e compatta) per distinguerlo dall’altro stile Wu detto “grande” (a causa della gestualità ampia ed espressa).

STORIA
Lo Stile Wu “piccolo” fu fondato dal M° Quan You (1834-1902), un membro della guardia imperiale di stirpe Manchu, che alla caduta della dinastia Qing (di stirpe Manchu come lui) assunse il cognome “Wu” per meglio integrarsi con la restante maggior parte della popolazione che era di stirpe Han (ceppo che non amava i Manchu in quanto avevano spodestato la precedente dinastia Ming, di stirpe appunto Han, molto amata da questo ceppo di popolazione).
Egli apprese lo stile Yang dal maestro Yang Luchan che era il suo istruttore nella guardia imperiale, ma siccome quest’ultimo insegnava anche a dei membri della famiglia imperiale (i fratelli dell’imperatore) ed era inopportuno che personaggi appartenenti alla classe nobile condividessero lo stesso status di allievi e la stessa generazione di apprendistato con membri della borghesia militare, venne listato come allievo del figlio di Luchan, Yang Banhou, risultando così discepolo di seconda generazione.
Quan Yu insegnò a molti allievi tra i quali spiccarono Wang Maozhai (1862-1940), dello stile Wu detto “antico” o “del nord” (perché mantenne inalterate le caratteristiche originarie e si diffuse nella primigenia area di Pechino), Chang Yunting (1860-1918) e da suo figlio Wu Jianquan (1870-1942), dello stile Wu detto “moderno” o “del sud” (perché quest’ultimo apportò alcune modifiche alla forma epurandola dai gesti più vigorosi e uniformandone la velocità d’esecuzione, e perché si diffuse nell’area di Shangai, più a sud di Pechino).
Da quest’ultimo l’arte passò sia a suo figlio Wu Gongyi (1898-1970, il quale studiò anche con Yang Shaohou, pertanto il suo stile è leggermente diverso da quello di suo padre, da lui deriva il nostro insegnamento via Dien Jienshan, fino a Xu Guochang, che ce l’ha tramandata) che a suo genero Ma Yuehliang (1901-1998), i maggiori esponenti moderni dello stile e quelli dai quali deriva il lignaggio combinato della nostra scuola.

I membri dello stile Wu e quelli dello stile Yang sono sempre stati in ottimi rapporti tra di loro, tanto che si iniziò a parlare di stile Wu come scuola separata solo alla fine degli anni venti del secolo scorso.

METODO
E’ uno degli Stili più interni: enfatizza i piccoli movimenti o il Tai ji del “Piccolo Cerchio” o “Piccola Intelaiatura” e le variazioni di velocità (è un’elaborazione successiva del Tai ji di Yang Banhou e di Yang Shaohou), il potere dell’”asse centrale” (zhong ding jin), lo studio dello yi (l’ “intenzione”) e del suo rapporto con il qi (l’ “energia”), le “emissioni di forza” (fa jin) espressi con movimenti sottili, quasi “elettrici”.

TECNICA
Nel curriculum dello stile Wu di Tai ji quan vi sono numerosi esercizi per lo sviluppo dello zhong ding jin (“potere dell’asse centrale”), troviamo poi due forme: la Da jia (“lunga”) o Xing gong jia (“Lenta”) e la Xiao jia (“Breve”) o Kuai jia (“Veloce”); vi sono inoltre numerosissimi esercizi di tui shou e di test a coppie per sensibilizzarsi all’ascolto del qi e all’uso dello yi.